Quando mettere le scarpe ai bambini? Facile, quando cominciano a camminare! La soluzione a certi dilemmi dei neo-genitori, spesso è anche la più semplice e logica. Si sa che le mamme e i papà, soprattutto se sono al loro primo figlio, tendono a essere molto apprensivi e a voler fare tutto in modo perfetto per la crescita del primogenito. Quindi, appena si parla di scarpe per i primi passi, ecco che la loro mente va facilmente in tilt e cominciano a pensare ai piedi piatti, alle scarpe ortopediche e chi più ne ha più ne metta.In realtà, è meglio fare zampettare il bambino scalzo, i primi tempi, e non avere fretta di infilargli le scarpette ai piedi. Ma andiamo con ordine e partiamo dall’inizio: dalle prime scarpe per neonato, alle scarpe dopoculla, le scarpe per il girello,fino ad arrivare alle scarpe morbide per bambini ma resistenti per esplorare il mondo durante i primi passi sulle proprie gambe.
Indice:
- QUANDO METTERE LE SCARPE AI BAMBINI: EVITARE GLI ERRORI COMUNI
- SCARPE PRIMI PASSI COME DEVONO ESSERE
- SCARPE USATE: SÌ O NO?
Quando mettere le scarpe ai bambini: evitare gli errori comuni
Uno degli errori più comuni che ripetono le neo mamme e i neo papà è anticipare i tempi credendo che un bambino abbia gli stessi bisogni di un adulto, non è così. Pensare che un neonato debba indossare delle scarpe per uscire, oppure delle babbucce da culla nonostante stia tutto il tempo in braccio, è un modo sbagliato di ragionare.
Sono gli adulti che non possono stare a piedi scalzi fuori casa e sono restii a camminare senza ciabatte. Ma il mondo dei bebè, per fortuna, non ha ancora niente a che fare con quello degli adulti.
Un altro errore in cui cadono spesso i genitori, è quello di innamorarsi di quelle deliziose scarpette che vedono nelle vetrine. Sono la versione di scarpe per bebè di alcuni modelli famosi come ad esempio quelli Converse, Nike o Lumberjack. In effetti, vedere la classica sneaker Converse in miniatura farebbe impazzire chiunque ed è difficile non comprarla. Però bisogna riflettere che sarebbe un acquisto inutile, sarebbe solo per moda, un vezzo o un capriccio, più del genitore che del bambino.
Spesso la bellezza e la squisitezza della scarpetta firmata non è sinonimo di comfort per il neonato, anzi, potrebbe risultare molto scomoda oltre che inutile. Soprattutto durante quella particolare fascia di età in cui i bambini, secondo i pediatri, devono rimanere scalzi per il loro bene.
I bambini devono camminare scalzi
Appurato che è bene scordarsi delle scarpe da culla, scarpe Nike neonato o le più anti-capitalistiche scarpette fatte a mano per neonati, ecco sorgere subito un altro dubbio: quando mettere le scarpe ai bambini che cominciano a gattonare, scorrazzare con il girello o a camminare per le prime volte?
Anche in questo caso la risposta scoraggerà gli amanti delle scarpe baby.
I pediatri raccomandano di lasciare libero il piede del bambino per più tempo possibile. Senza costringerlo dentro calzature che anziché aiutare lo sviluppo della muscolatura plantare, la ostacolano. Come procedere quindi?
- 6/8 mesi. Quando i piccoli cominciano a esplorare il mondo in autonomia a gattoni, con l’aiuto di un girello o sulle proprie gambe, bisogna lasciarli a piedi scalzi oppure con dei calzini antiscivolo. Di solito iniziano a gattonare nei primi 6-8 mesi e a camminare durante il primo anno. Tuttavia, queste non sono delle scadenze rigide, ma solo delle medie aritmetiche, ogni bambino ha i suoi tempi. I calzini con la suola antiscivolo sono l’ideale quando i bimbi stanno in casa. Così il piedino verrà protetto dal freddo, dalla polvere e da possibili ferite. Tuttavia, se si possiede un parquet, è consigliabile anche fare andare in giro i bambini a piedi nudi. In questo modo la muscolatura plantare si svilupperà e irrobustirà nel modo corretto e sano. Bisogna lasciare il piede libero di crescere.
- 12/14 mesi. Arrivati intorno all’anno d’età si potranno cominciare a far indossare al bambino le prime scarpette. Scegliete le cosidette “scarpe per i primi passi”in modo da essere certi che la prima scarpa abbia tutte le caratteristiche necessarie a far sviluppare bene il piedino del vostro bambino.
Scarpe primi passi come devono essere
I bambini adesso sono pronti per esplorare il mondo esterno e hanno lasciato nel cassetto i loro fidati calzini antiscivolo. Al parco, o al giardinetto sotto casa, ciò che importa è scegliere un paio di scarpe per l’infanzia adatto a questa fascia di età (12-14 mesi) che calzi alla perfezione. Come individuare le scarpe primi passi migliori?
Lascia perdere scarpe ortopediche o scarpe anatomiche con il terrore che a tuo figlio venga il piede piatto o il valgismo; facendoli indossare questo tipo di calzatura quando non servefarai più danno che altro. In più, i bambini nascono tutti con i piedi piatti, solo crescendo e lasciando il piede libero di camminare scalzo o con le giuste scarpe poi assume la forma corretta.
Le scarpe per bambini che li accompagnano nelle loro prime passeggiate all’esterno, devono essere più lunghe sulla punta di 1 cm o 1,2 cm (i piedini crescono molto in fretta, le scarpe non devono mai essere strette o “ troppo giuste”). Oltre che lunga, la parte anteriore deve essere anche larga, infatti sono da preferire le scarpe con una forma più squadrata possibile sul davanti.
Da evitare calzature per bimbi alte fino alla caviglia o che comunque la stringono con fibbie o allacciature. Invece, è importante avere una buona fermezza al livello del tallone, il piede dentro la scarpa deve rimanere saldo ma non costretto.
Si consiglia la scelta di un materiale naturale (evitare tessuti sintetici), leggero e traspirante. La suola deve essere flessibile, morbida, antiscivolo e presentare un rialzamento nella zona plantare, né troppo alto né troppo basso. Altrimenti, una suola completamente “a terra”, senza spessore, non sarebbe in grado di mantenere saldo il tallone.
Mio figlio non vuole mettere le scarpe
La faccenda si complica quando i piccoli vogliono andare a fare una passeggiata fuori, e se sanno già muovere qualche passo in autonomia non si può lasciarli con i calzini. Questo è il momento in cui finalmente entrano in gioco le scarpe per i primi passi.
Se tuo figlio non vuole mettere le scarpe per andare fuori a giocare, non disperare. È normale che i bambini facciano i capricci soprattutto se gli si impone qualcosa senza spiegargli il significato. Quindi, anziché ripetergli che “deve mettere le scarpe” perché “si deve” o “si fa così”, prova a dirgli la semplice verità. Ossia, che le scarpe servono a proteggere il piede e che se non le mette potrebbe farsi male, calpestare il suolo duro, scomodo, graffiarsi o ferirsi.
Migliori marche scarpe bambini
Nel corso degli anni, alcune marche piuttosto che altre si sono imposte sul Mercato come leader delle calzature per i primi passi grazie ai loro materiali pregiati e alle innovazioni sperimentate in fatto di forma e comodità. Fra queste si possono elencare: Chicco, Balducci, Biomeccanics, Balocco Primigi, Naturino.
Sono questi i nomi che si sentono pronunciare più spesso ai genitori che rispondono alla domanda: “quando mettere le prime scarpe ai bambini?”. Per approfondire l’argomento puoi leggere anche: Quali sono le migliori marche per bambini
Per trovare la propria marca preferita, all’inizio, bisogna sperimentare, provare più tipi, rischiare di fare qualche acquisto sbagliato prima di trovare la scarpa perfetta. Oppure, in alcuni casi, si può anche attingere dall’usato di famiglia e mettere ai bimbi delle scarpe usate. Ma come la pensano gli esperti al riguardo?
Scarpe usate: sì o no?
Da un punto di vista ecologico ed economico, scegliere di utilizzare scarpe usate per bambini potrebbe essere utile e vantaggioso.
Questo genere di calzature hanno vita breve, nel senso che il piede del bambino cresce molto in fretta. Non si ha il tempo di fargli indossare le scarpette che già non gli stanno più bene e bisogna comprarne un paio di una misura in più.
Per questo motivo è frequente che i parenti o amici vogliano donare le scarpe usate dai loro figli ai neonati. Di solito, si tratta anche di modelli davvero nuovissimi e usati una sola volta. Perché non approfittarne?
Gli esperti hanno pareri contrastanti al riguardo: da un lato incoraggiano il riutilizzo di scarpe usate per bimbi se queste si presentano davvero prive di usura e di ottima qualità. Dall’altro, invece, consigliano di evitare perché ogni piede è diverso dall’altro ed è meglio orientarsi su un paio di scarpette scelte ad hoc, su misura.
Per non sbagliare ricorrete a scarpe per bambini usate solo se non sono state usate molto e se, quindi, la scarpetta non ha preso la forma di un piede diverso da quello del vostro bambino.
In conclusione, non c’è nessuna fretta di far indossare le scarpe ai bambini ma, quando sarà il momento, scegliete scarpe per i primi passi di ottima qualità e di marchi che si preoccupano delle esigenze dei bambini.